biscotti, dolci, storia & cultura

Chocolate Crinckle Cookies e Pu Erh 2007 L'appuntamento con il té delle cinque e con i biscotti più buoni del web

Già da tempo avevo voglia di instituire una rubrica, un appuntamento fisso del blog.
Occorreva ragionare su qualcosa che piace “quasi” a tutti…e che fosse una vera e propria coccola, una pausa speciale dagli impegni della giornata…ho pensato alla merenda…ai biscotti, a qualche delizia da sgranocchiare.
Lo sapete che il cervello si sazia con il rumore della croccantezza? Questo vuol dire che mangiare un biscotto croccante dà un senso di sazietà maggiore del far sciogliere un cioccolatino sulla lingua…Poi, potendo, farei entrambe le cose!! 😀
Naturalmente per non snaturare l’intento iniziale del mio blog, che spesso perdo di vista, occorreva un filo conduttore forte e ricco di spunti “culturali”. L’accostamento migliore per un buon biscotto è una calda e profumata tazza di tè, che di per sé rappresenta già da sola un tema molto complesso ed infinitamente sfaccettato.

 

La collaborazione con “Ferri dal 1905”

L’occasione è arrivata grazie alla disponibilità dell’azienda Ferri dal 1905, che commercializza prodotti vegetali provenienti da tutto il mondo. L’azienda nasce nel 1905 con l’attività di Primo Ferri, agricoltore a Castel Goffredo in provincia di Mantova. Da allora ad oggi hanno fatto moltissima strada, sempre puntando alla massima qualità dei loro prodotti ed arrivando a fondare l’Accademia Ferri, un comparto dell’azienda che si occupa proprio della diffusione della cultura del tè con corsi, degustazioni e prodotti editoriali.

Coccole, il comparto aziendale che si occupa di tè e prodotti da infusione, mi ha inviato dei tè raffinati e preziosi da provare e da accostare alle ricette di biscotti. Saranno biscotti collaudati, saccheggerò pinterest e i foodblogs d’ogni dove per portare alla ribalta sempre qualcosa di goloso, sempre citando la fonte.
Ora io lo scrivo in perfetta tranquillità, ma questa nuova avventura mi galvanizza non poco!!!

Non solo biscotti, dunque, e non solo tè… ma l’armonico abbinamento di entrambi, per una pausa di dolcezza a metà giornata e a metà settimana. E sarà la scusa per creare delle romantiche ambientazioni e pubblicare un bel po’ di foto! 😉 L’appuntamento partirà settimanale, ogni mercoledì!
Aggiungerò alla ricetta e alla degustazione anche consigli e curiosità, cose da sapere su questo mondo smisurato e favoloso.
Tutte le ricette e gli abbinamenti da me sperimentati verranno anche raccolti su una pagina dedicata dove, chi vorrà, potrà ritrovarli più rapidamente! 😀

Un po’ di storia

Secondo la leggenda cinese il tè fu scoperto per caso dall’imperatore cinese Shen Nung nel 2737 a.C. Questo rigoroso imperatore, che fu tra l’altro l’inventore dell’agricoltura in Cina,  per ragioni d’igiene non beveva altro che acqua preventivamente bollita. Si verificò un giorno che un colpo di brezza fece cadere nell’acqua bollente alcune foglie da una pianta lì vicino. L’imperatore vide l’acqua colorarsi di dorato e preso da curiosità provò ad assaggiarla. Il suo fu il primo tè della storia!!!

La pianta del tè appartiene alla famiglia delle Camelie, e due varietà sono diffusamente coltivate per la produzione, la Camelia Sinensis a foglia stretta e la Camelia Assamica a  foglia larga, diffusa in India.

Poi in commercio esistono numerosissime varietà di tè che si differenziano per raccolta trattamento e conservazione.

Il Pu Erh

Il tè che ho scelto di degustare per primo è un tè Pu Erh. Si tratta di un post fermentato adatto all’invecchiamento. La lavorazione di questo tipo di tè è particolare: le foglie vengono essiccate e successivamente poste a maturare in luoghi umidi. Qui restano dai 4 ai 50 anni. Il Pu Erh Qing Mei che mi è stato inviato è del 2007. I Pu Erh non hanno una data di scadenza perché continuano a mutare sviluppando aromi sempre differenti, come accade ad un buon vino da invecchiamento.

Una ricetta al cioccolato

Mi è stato suggerito che queste tipologie di tè si prestano bene all’abbinamento con il cioccolato e non ho saputo resistere alla tentazione: proprio con un biscotto al cioccolato ho voluto iniziare questa avventura.

Si tratta dei famosi Chocolate Crinckle Cookies, belli da vedere, facili da fare e assolutamente goduriosi per chi ama il sapore intenso del cioccolato fondente.

La ricetta che ho seguito è quella di Sigrid del Cavoletto di Bruxelles, che riporto qui per comodità.

La ricetta: Chocolate Crinckle Cookies

(per una quarantina di biscotti)

175g di farina 00
175 g di cioccolato fondente (il mio con cacao al 55%)
150 g di zucchero
50 g di burro
2 uova
mezzo cucchiaino di lievito in polvere
mezzo cucchiaino di sale
60 g di zucchero a velo

Far sciogliere a bagno maria il cioccolato fondente con il burro.
Montare le uova con lo zucchero e il sale per un paio di minuti appena.
Aggiungere a questo composto il cioccolato fuso intiepidito, poi la farina e il lievito.
Porre l’impasto in frigo per un paio d’ore, finché non sarà solidificato e lavorabile, poi prelevarlo e formare tante palline di circa 3 cm di diametro.
Passarle in un piatto colmo di zucchero a velo, poi deporle su una placca da forno, foderata di carta forno, schiacciandole con il palmo della mano o con il fondo di un bicchiere fino allo spessore di un cm.
Infornare a 180° C già caldo, per 13 minuti.

I biscotti sono cioccolato allo stato puro. Croccanti fuori con un cuore tenero e cheewy sono perfetti da accompagnare al tè. Non sono molto dolci e proprio per questo motivo si sono sposati perfettamente con il Pu Erh. 

Il tè al primo assaggio lascia emergere delle note affumicate, effettivamente legnose ma piacevolissime. Io non l’ho dolcificato in alcun modo, ma nonostante ciò è un tè che lascia in bocca una dolcezza particolare. Anzi, forse la particolarità più evidente è proprio l’armonia di gusti tra tè Pu Erh e biscotto al cioccolato fondente: nessuna stucchevolezza, né stacco troppo marcato. 
Direi che il primo abbinamento è stato azzeccato!

Se questa pausa-tè vi è piaciuta vi do appuntamento a mercoledì 15 febbraio per il prossimo Tea Time!

 

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