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Roscon de Reyes Il Roscón de Reyes è il dolce dell'Epifania spagnola, delicatamente profumato di fior d'arancio

Il Roscon de Reyes, Roscón in spagnolo, è il dolce tipico dell’Epifania spagnola e riprende una serie di tradizioni che si trovano anche in Provenza e in alcune zone del nord Italia: il Re della festa e la fava all’interno del dolce.

La tradizione dei Re Magi in Spagna

Bisogna innanzitutto dire che in Spagna le feste natalizie culminano con la festa dell’Epifania: nella notte tra il 5 e il 6 gennaio sono infatti i Re Magi quelli che portano i doni ai bimbi spagnoli, non Babbo Natale o San Nicola… Tutto il periodo natalizio quindi si carica di attesa che sfocia con l’ultima festa prima della ripresa della normale quotidianità.

Il 5 gennaio in tutto il territorio spagnolo, grandi città e paesi si attende la Cabalgada de los Reyes. Carri allegorici, del tutto simili a quelli del Carnevale, sfilano per le strade principali in un clima di festa, per ricordare l’arrivo dei tre Re Magi.

La storia del Roscon

Il dolce tipico di questa ricorrenza è il Roscon de Reyes, una grande ciambella lievitata, aromatizzata con agrumi, cannella e fior d’arancio. All’interno si nasconde una fava e un piccolo dono, di solito una statuina di Re Magio in ceramica fatta apposta perché possa andare in forno.

La mia amica mi ha fatto avere due magi dalla Spagna e quindi questa volta ho inserito la statuina nell’impasto: ma attenzione ad avvertire i vostri commensali, perché nessuno si rompa un dente! 😀

La tradizione della focaccia dei Re Magi si rifà in realtà alle feste Saturnali dell’Antica Roma, dedicate al Dio Saturno. All’inizio si metteva semplicemente una fava nel pane che si distribuiva agli schiavi: colui che trovava la fava era premiato con la libertà.
Dal pane si passò a focacce tonde con fichi secchi e miele e la tradizione di nascondervi una fava è attestata almeno dal III secolo d.C. Ritroviamo l’usanza nella piemontese Focaccia della Befana o nella provenzale Galette des Rois: chi la trova diventa Re per un giorno.

Nel Roscon de Reyes spagnolo si trova la fava, ma anche il Re: chi trova il Re sarà il re della festa, chi trova la fava pagherà il roscón dell’anno seguente.

Il mio Roscon

Vedrete qui due serie diverse di foto: nel primo caso ho preparato due roscon, ottenendo dolci più piccoli e che crescono più in altezza, nel secondo caso il roscon sarà più grande, ma tenderà ad adagiarsi di più. A voi la scelta!

Per la decorazione è molto usato lo zucchero in granelli, che non si scioglie in cottura e aumenta la dolcezza del roscón, di solito poco dolce. Poi le mandorle a lamelle e la frutta candita… quella che preferite! Nel roscón più grande ho usato dei mirtilli rossi secchi invece delle ciliegie candite, che sono meno buone, ma più scenografiche!

Il roscon viene spesso servito farcito, nelle pasticcerie, con panna montata o crema pasticcera.

La ricetta:

per il lievitino:
farina di forza 90 g
latte intero 50 g
lievito fresco 10 g

per l’impasto:
lievitino
latte aromatizzato 100 g
rum 10 g
acqua di fiori d’arancio 10 g
lievito fresco 10 g
farina di forza 340 g
zucchero 95 g
uova 2
sale 5 g
burro 60 g

per la decorazione:
uova 1
latte 2 cucchiai
frutta candita
mandorle a lamelle
zucchero in perle

Preparare il lievitino con la farina e il lievito sciolto nel latte a temperatura ambiente. Formate una pallina compatta e mettetela a riposare per circa 3 ore, oppure un’ora a temperatura ambiente e poi tutta la notte in frigo.

La mattina tirate fuori dal frigo il lievitino.

Aromatizzate il latte: prendete 150 g di latte e riscaldatelo quasi a ebollizione con le bucce di arancia e limone e la cannella (una stecca oppure un cucchiaino di polvere). Dopo un quarto d’ora di infusione, filtrare il tutto e aggiungere in soli 100 g di latte il rum e l’acqua di fior d’arancio.

Nella ciotola dell’impastatrice mettere la farina, il lievito, il sale, il latte aromatizzato con rum e fior d’arancio, lo zucchero e il lievitino spezzettato. far andare per un paio di minuti con questi ingredienti, poi aggiungere le uova una alla volta. Poi a impasto formato aggiungere il burro in tre tornate.

Dopo circa 10 minuti di impasto sarà ancora un po’ appiccicoso: spostatelo in una ciotola leggermente unta e fatelo lievitare fino al raddoppio.

Con l’impasto raddoppiato, sgonfiatelo leggermente, maneggiandolo con delicatezza sulla spianatoia infarinata.

A questo punto potete scegliere se formare due roscón piccoli, dividendo l’imapsto a metà, oppure uno grande (lievitato verrà della grandezza della placca da forno). Ora è il momento di nascondere il Re magio e la fava, spingendola all’interno dell’impasto. Formate poi un panetto tondo e infine un buco al centro dell’impasto (o degli impasti) allargandolo gradualmente.

Lasciate lievitare un’ora abbondante.

Riscaldate il forno a 200°C. Intanto preparate la frutta candita, tagliandola a striscioline o a pezzetti e il latte sbattuto con uovo per lucidare il roscón. Decorate la superficie del roscón con l’uovo e con lo zucchero in granella. Aggiungete le mandorle a lamelle e la frutta candita… e poi infornatelo per 15-18 minuti.

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