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Aperitò – Aperitivo a Torino con Muffin E Dintorni e Cucina Precaria

L’aperitivo ha una storia antichissima. Nasce addirittura nell’Antica Grecia come medicinale quando Ippocrate consigliò ai suoi pazienti affetti da inappetenza di bere prima del pasto un vino bianco dolce aromatizzato con erbe amare, il vinum hippocraticum. L’usanza venne ereditata dai romani che lo chiamarono vinum absinthiatum, perché dal gusto notevolmente amaro. L’erboristeria medievale dimostrò effettivamente che le sostanze amare conciliassero l’appetito e il gusto della “medicina” venne nei secoli via via migliorato con l’utilizzo di spezie sempre nuove, provenienti prima dall’Oriente e poi dai paesi delle grandi scoperte geografiche: noce moscata, chiodi di garofano, cannella, rabarbaro, china, mirra, pepe e via dicendo.

Nel 1786 a Torino Antonio Carpano inventa un vino aromatizzato con china ed oltre 30 varietà diverse di erbe e spezie che battezza vermouth, dal tedesco wermut che si traduce artemisia, la pianta da cui si ricava l’assenzio, ma anche amarezza, e ne inizia la distribuzione al pubblico in eleganti bottiglie di vetro nero. E’ l’epoca dei caffè, e il rito dell’aperitivo si stacca sempre più dalla cura contro l’inappetenza per diventare sempre più un evento mondano.
Anni dopo una cassetta di vermouth Carpano viene inviata in omaggio a Vittorio Emanuele che si appassiona a questa bevanda per il “punt e mes” di amaro in più che aveva rispetto alle bevande simili. Il Punt e Mes Carpano diventa bevanda ufficiale dell’aperitivo reale, ricevendo consensi entusiasti anche da Garibaldi e Cavour.

Si può dire che l’aperitivo moderno sia nato a Torino? E che proprio qui abbia avuto un’evoluzione in crescendo trasformandosi in ritrovo mondano, esperienza sociale, ed infine apericena?

Torino si riappropria di questa identità, e festeggia con Aperitò, una manifestazione di 4 giorni, dal 21 al 24 giugno che culminerà proprio stasera con la festa per il patrono della città, San Giovanni.
La manifestazione è ricca di incontri, laboratori e degustazioni guidate e ricca di foodblogger invitate per dire la loro sul rito dell’aperitivo e sul cibo, sfizioso, fresco e goloso che lo accompagna, ormai trasformando l’aperitivo accompagnato da sole olive & patatine in apericena, leggera e fresca, ma pur sempre una cena!
Anche noi, io di Ricette di Cultura, Cecilia di Muffin e Dintorni e Anna di Cucina Precaria ci siamo date appuntamento venerdì sera ad Aperitò, per assaggiare e curiosare nei segreti del rito dell’aperitivo. 
E’ stato un appuntamento non privo di difficoltà, concordato tramite Twitter…cose da film di spionaggio… «io appunterò un fiore fucsia sul petto» «io sarò pettinata come Olivia di Braccio di Ferro»
E ci troviamo infine!!

Se volete leggere di come abbiamo conosciuto Silvia Tacconi di  La Cucina di Nonna Papera e Margherita di A Casa Mia, di come abbiamo gustato gli stuzzichini preparati da Francesca di Spadelliamo Insieme e da Valeria di Due Cuori e Una Forchetta alle prese con l’Aperisfizio de La Bottega di Olivia&Marino…e tutto il resto, correte a leggere il seguito di questa divertentissima serata su Muffin e Dintorni e su Cucina Precaria.

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