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Nasce #SaporiTorinesi

Cosa è successo martedì 16 ottobre a Torino?
8 foodbloggers  si sono ritrovate nella prestigiosa cornice della scuola di cucina Maison Massena, hanno indossato il grembiule e si sono messe ai fornelli sotto la direzione dello chef stellato Carlo Bagatin, per attirare l’attenzione sull’eccellenza della cucina torinese.
Torino è bella, forse è la più europea delle città italiane per il suo stile architettonico rigoroso e severo; Torino è stata capitale, non solo nel 1861 ma anche città capitale, simbolo della magnificenza del ducato e poi del regno di Savoia. Parlano di questa storia recente e passata le sue piazze ampie, i suoi palazzi imponenti e le sue strade dritte. 
Martedì però il riflettore era puntato su  un aspetto spesso trascurato: la nostra cucina tipica è eccellente e porta la traccia nei suoi piatti della storia di secoli, di case reali, di influenze dell’alta gastronomia francese e russa.  Quale altra cucina regionale italiana ha così tanti antipasti all’attivo? E vogliamo parlare della pasticceria? O degli squisiti piatti di carne che la domenica che facevano la felicità delle cascine e delle case benestanti?
Questo aspetto ritorna a splendere e nasce #saporitorinesi. Dal 25 ottobre in concomitanza con l’apertura del Salone del Gusto 23 ristoranti di Torino e dintorni metteranno nei loro menù i piatti più significativi della tradizione culinaria piemontese. I menù promuoveranno la riscoperta di ricette tipiche e di prodotti agroalimentari del territorio torinese e piemontese e verranno accompagnati da almeno 2 vini e 1 liquore della provincia di Torino.
E noi foodblogger cosa abbiamo fatto? Intanto con i nostri tweet abbiamo fatto balzare il tag #saporitorinesi al primo posto tra i trend topic di martedì mattina e poi abbiamo fatto la cosa che ci piace più fare, ovvero cucinare golosissimi piatti.
La ricetta scelta da me è il vitello tonnato. 
Questo piatto ha una storia antica e si trova nella raccolta di Artusi, la Scienza in Cucina e l’Arte di Mangiar Bene al numero 363. Artusi lo situa tra i “rifreddi”, le carni servite fredde, e nella ricetta che propone il pezzo di vitello viene steccato con le acciughe e fatto lessare lentamente con cipolla, chiodi di garofano, alloro, prezzemolo, sedano e carota. Poi, nel suo brodo, viene fatto riposare per una notte. La salsa di accompagnamento che indica Artusi, la salsa tonnata che dà il nome al piatto, viene preparata con il tonno sott’olio, le acciughe, aggiungendo man mano dell’olio, dei capperi sott’aceto tritati ed eventualmente un poco del brodo di cottura. In un altro punto del suo libro Artusi propone un’altra versione della salsa tonnata, preparata con l’aggiunta di rossi d’uovo sodi.

Al giorno d’oggi la salsa tonnata viene preparata così, con i tuorli sodi e, spesso, ma non sempre, con l’aggiunta di maionese.
In ogni caso il vitello tonnato resta un antipasto goloso, antico e sempre attuale!
Se vi ho messo un po’ di curiosità, andate ad assaggiare questo e gli altri affascinanti piatti della tradizione di Torino e del Piemonte in uno dei ristoranti che aderiscono all’iniziativa a partire dal 25 ottobre.
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