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Sant Jordi e Casa Battló, una leggenda, un’ispirazione. La leggenda del San Giorgio catalano e l'ispirazione di Antoni Gaudi.

Un tempo lontano lontano nella città di Montblanc giunse un drago terribile che sputava fuoco, rendeva l’aria irrespirabile, distruggeva i raccolti, divorava i bambini senza disdegnare gli adulti. Poiché tormentava tutta la popolazione, il consiglio della città decise che ogni settimana venisse estratto a sorte un uomo o una donna che si offrisse alla terribile bestia. Read more

Sant Jordi e Casa Battló, una leggenda, un’ispirazione. La leggenda del San Giorgio catalano e l'ispirazione di Antoni Gaudi." class="facebook-share"> Sant Jordi e Casa Battló, una leggenda, un’ispirazione. La leggenda del San Giorgio catalano e l'ispirazione di Antoni Gaudi." class="twitter-share"> Sant Jordi e Casa Battló, una leggenda, un’ispirazione. La leggenda del San Giorgio catalano e l'ispirazione di Antoni Gaudi." class="googleplus-share"> Sant Jordi e Casa Battló, una leggenda, un’ispirazione. La leggenda del San Giorgio catalano e l'ispirazione di Antoni Gaudi." data-image="https://www.ricettedicultura.com/wp-content/uploads/2018/08/battlo_evidenza.jpg" class="pinterest-share">
foodblogging

Bibliotecagolosa contest Un libro rubacuori per il contest di Betulla blog

Oggi vi porto a curiosare nella mia libreria culinaria per partecipare al contest Bibliotecagolosa indetto da Betulla.

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biscotti, dolci, eventi&co, lievitati, lievitati-dolci, ricette originali, storia & cultura, Torino & Dintorni

“Piramidi e Pentole” ad ExillesFest e i Dolcetti del Faraone

Questa non è una ricetta, è un’archeoricetta!

Parliamo di Archeoricette come avevo già fatto qui e qui. Non c’entra nulla la bistecca di brontosauro…ma ricostruzioni attendibili delle ricette che “potevano” esistere nell’antichità.
Siamo ad un nuovo capitolo e ad un nuovo libro per Gene Urciuoli e per Marta Berogno.
Si parla di Piramidi e Pentole,
ovvero di quello che è arrivato fino a noi della cultura gastronomica
egizia
L’espediente utilizzato per raccontare questi aspetti è
l’analisi dei geroglifici che parlano di alimentazione. Come accade per i reperti archeologici, in archeoricette ogni singolo alimento è interpretato come strato archeologico che deve essere contestualizzato cronologicamente e geograficamente per portare ad affascinanti interpretazioni. In alcuni casi ci sono ricette tramandate dalle fonti, in altri casi sono ricostruzioni accettabili e verosimili di quella che poteva essere l’alimentazione dell’epoca.

In questo volumetto si parte dalla parola e dal fatto che nelle decorazioni tombali egizie la rappresentazione del cibo e degli atti che ne descrivevano la preparazione aveva così tanta rilevanza: il cibo, non soltanto bisogno primario nella vita terrena, ma anche una necessità da soddisfare nell’aldilà, tanto che suppellettili per cucinare e formule per ottenere magicamente il cibo erano conservate nelle sepolture.
Questo libro a metà tra un compendio di grammatica egizia e un libro di storia dell’alimentazione, svolge il difficile compito della divulgazione anche verso un pubblico solitamente distante da questo genere di tematiche. Da un lato spiega la composizione delle scritte, dall’altro approfondisce brevemente le abitudini culinarie.
Il 31 agosto, ad Exilles, nell’ambito di ExillesFest ci sarà una nuova presentazione di questo libro, insieme agli autori Marta Berogno e Generoso Urciuoli.
Io cucinerò e racconterò una rielaborazione delle “golosità di Ramses”, mentre Irene del blog Stuzzichevole, proporrà i “Dolcetti al cipero”, entrambe tra le ricette presenti all’interno del libro.
Le “golosità di Ramses” dolcetti di cui il faraone doveva essere ghiotto, si trovano rappresentati all’interno della sepoltura del faraone Ramses III, insieme a tutte le fasi della preparazione: sicuramente un suggerimento per i servitori dell’aldilà che avrebbero potuto, in questo modo, deliziare il sovrano.  
Ho modificato la ricetta proposta per rendere questi dolcetti meno compatti. La prima volta ho aumentato la dose di formaggio di capra, ma non è stato sufficiente, quindi ho aggiunto un poco di lievito di birra.
La ricetta: Dolcetti del Faraone (in forno)
200 g di semola di grano duro
1 pizzichino di lievito di birra fresco
200 g di formaggio cremoso di capra
2 cucchiai di miele
2-3 cucchiai d’acqua

per decorare
miele q.b
2 cucchiai di semini di papavero

Sciogliere il lievito di birra nei due cucchiai d’acqua e amalgamarvi il miele.
Mescolare la farina con il formaggio fresco e la pappetta di lievito e miele e formare un impasto omogeneo e ben lavorato.
Far lievitare per un’ora circa.
Riprendere l’impasto, tagliarlo a pezzi e per ogni pezzo ricavare dei rotolini lunghi e sottili, di circa 1/2 o 1 cm di diametro. Arrotolare il rotolino su se stesso come per formare una spirale e quando la spirale ha raggiunto un diametro di circa 2 cm, tagliarla con il coltello e metterla su una teglia infarinata. Proseguire fino ad esaurire l’impasto.
Infornare a 180° C per 15 minuti circa. Sformare, deporre su un piatto ed irrorare con miele e semini di papavero.

Qui sotto la prima versione dei dolcetti, senza lievito; mantengono molto meglio la forma, ma sono troppo compatti e sebbene dolci molto lontani dal gusto odierno, volevo presentare all’ExillesFest un assaggio che fosse anche gradevole ai nostri palati.

ai fornelli

# 9 – Calendario dell’Avvento- Wishlist

Oggi è il giorno dei libri e della Wishlist!! 
Amici all’ascolto, qui sotto ci sono alcuni libri che vorrei ricevere per Natale ed alcuni che ho già e che vorrei donare a chi è appassionato di cucina. Alcuni li ho sfogliati e mi hanno conquistato per le immagini, altri mi hanno stupito per le ricette, altri ancora sono già stati sfogliati migliaia di volte mentre ero ai fornelli.
I primi che vorrei segnalare sono tre libri che escono dalle pagine web per divenire cartacei.
Sono tre foodblogger, tra l’altro tra le mie preferite e se non si sono discostate troppo dai contenuti dei loro blog, anche i libri sono sicuramente dei capolavori.

– Giulia Scarpaleggia, del blog Jul’s Kitchen che in I Love Toscana, racconta la sua terra e le sue ricette. In uscita la settimana prossima.
– Claudia Ambu, del blog Mon Petit Bistrot che in Natale in Cucina, fornisce tante idee giocose e romantiche per gustarsi pienamente il Natale

– Shamira Gatta, del blog Lovely Cake, che in Alchimie in Cucina permette di fare il salto di qualità tra piatti di tutti i giorni e veri piatti da chef, grazie all’utilizzo della chimica e della fisica in cucina.

Ecco poi un libro della salute e del mangiar sano: 

– il nuovo libro di Marco Bianchi, appena uscito, Un anno in cucina con Marco Bianchi, strutturato come un diario, con le ricette per un’alimentazione sana ma anche all’insegna del gusto.

Vengono poi i libri del fatto in casa, per tutti coloro che vogliono preparare da soli pane, formaggi e altre delizie.

– Christine Ingram e Jennie Shapter, Il pane fatto in casa. E’ il libro che mi ha fornito i migliori spunti per la rubrica del pane, le ricette che ho provato sono tutte perfettamente riuscite, e i pani del mondo ci sono tutti, suddivisi per area di provenienza, con foto grandissime e accattivanti.

– Manuela Vanni, Fatto in casa. Come produrre quello che mangiamo. Dalle ricette di conserve ai formaggi freschi autoprodotti.

– S. Mancuso,  Fatto in casa. Ricette autentiche per pane, formaggi freschi, conserve, insaccati e dolci. Come sopra ma con una grafica eterea e raffinata.

Ancora tecniche  e ingredienti nuovi, oppure intramontabili:

– Keda Black, Il mio Corso di Cucina, Tecniche da chef, suddivise su tre livelli di difficoltà e spiegate nei dettagli per farci fare il salto di qualità in cucina.
– Daliah Giacoma Sottile e Nicola Michieletto, La Cucina dei Colori, pagine di carta riciclata, fotografie rustiche e dalla luce morbida per ricette suddivise per colore, con le indicazioni delle proprietà per tutti gli ingredienti usati, molti dei quali sono particolari e innovativi, per ricette dal colore e dal gusto nuovo.

– José Marechal, Menù Cocotte, per chi ama le ricette dall’aria francese e d’antan.

Questi i miei preferiti e ho fatto un grande sforzo per indicarne solo 10!!
Mercoledì prossimo a Torino presso l’NH Hotel Lingotto si svolgerà la cerimonia di premiazione di Libri da Gustare 2012, la competizione dedicata all’editoria enogastronomica e di territorio e verrà premiata anche Sandra Salerno del blog Un Tocco di Zenzero, assieme alle pubblicazioni del settore.
Per tutti gli altri piccoli doni, vi ricordo Emilia Mon Amour che contiene 33 ricette emiliano-romagnole descritte e fotografate da 15 foodblogger. Lo potrete acquistare in formato ebook a solo 5 euro, e tutti i proventi saranno devoluti al fondo Coldiretti per le aziende agricole danneggiate dal terremoto del 2012.
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