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Gli sformatini di zucchine con il cuore di noci e i dipinti del Pitocchetto

 
Questo è il caso del classico cane che si morde la coda.
Non so dire se sia nata prima l’idea per la ricetta o l’idea per il post…
Avevo due belle zucchine in frigo e volevo farci qualcosa di buono ma anche di carino a vedersi… degli sformatini, ad esempio, che uscissero dallo stampino con i contorni belli netti.
E poi avevo l’idea di un nuovo post ispirato ad un dipinto o ad un pittore.
Cercando in rete una natura morta con le zucchine, ecco cosa mi viene fuori:
Natura morta con zucchina e noci
Questa bella natura morta, su cui si posa una luce soffusa è di Giacomo Ceruti, pittore nato a Milano nel 1698. Nel dipinto c’è una grossa zucchina, pere di due diverse qualità, che forse oggi non vengono più coltivate, e noci.
Natura morta con le noci
 
 
Ceruti aveva un po’ la fissazione per le noci, che in effetti sono belle da dipingere, così come sembrano dei piccoli cervelli. In un altro dipinto sono rappresentate con pane e salame, una brocca e l’ottima resa della trasparenza del bicchiere.
Vecchio mendicante
Ma la vera specialità di Ceruti, non sono le nature morte, bensì i ritratti di poveri, contadini e mendicanti. La sua seconda patria fu Brescia e proprio al dialetto bresciano deve il suo soprannome, il Pitocchetto, dai pitocchi, i contadini, per la sua predisposizione a riprodurre scene di vita popolare.
Egli viaggiò per tutto il Nord Italia, dando significativo apporto alla Basilica di Sant’Antonio da Padova e soggiornando per un periodo a Piacenza e a Milano. Dipinse scene sacre per numerosi committenti, ritornando però sempre ai ritratti di povera gente, il genere di pittura che lo rese famoso. La pittura di genere era già da anni diffusa in Lombardia, ma Ceruti ne dà un’interpretazione personalissima.
 
Considerato una sorta di successore del più celebre Caravaggio, non mise i poveri come soggetto di scene bibliche o evangeliche, ma li ritrasse nel loro contesto naturale, in dipinti dal grande formato, dove essi esprimono tutta la loro umanità.
Ragazzo con la cesta

I soggetti guardano dritto negli occhi l’osservatore, come a volergli raccontare una storia, senza indorare in alcun modo una certa crudezza documentaria.

Si veda Il ragazzo con cesta, colto in un attimo di riposo durante il suo lavoro. Questi sono occhi che parlano, che esprimono una quantità di messaggi a saperli ascoltare.

O Il ragazzo con cesto di pesci, dall’aria furba, che sembra voler invitare l’osservatore ad acquistare gli scintillanti crostacei.

Ragazzo con cesto di pesci
I due pitocchi
E poi ancora  I due pitocchi, ritratti con i loro vestiti laceri e un piccolo gatto in grembo, o i tanti dipinti di donne al lavoro; tutti questi personaggi guardano negli occhi l’osservatore, sono umani, partecipi, veri.  
Emozionanti in una parola.
 
Donne al lavoro
La piccola mendicante e la filatrice
 
E qui il Pitocchetto mi è entrato nel cuore.
Da qui, a sceglierlo come ispiratore delle mie zucchine, il passo è stato breve… avrei fatto dei semplici sformatini, ma con un originale ripieno di noci.

Ci ho provato, abbiamo assaggiato in due… l’abbinamento è delizioso!!! 🙂

La ricetta: Sformatini di zucchine, con cuore di noci e stracchino

ingredienti (per 2 sformatini):
1 grossa zucchina tonda tagliata a julienne 
1 uovo
2 cucchiaiate di stracchino
3 noci
un pezzo di cipolla (1/3 circa)
maggiorana
olio, sale, pepe

Ho fatto soffriggere la cipolla senza farla dorare troppo.
Ho aggiunto le zucchine tagliate a julienne.
Ho fatto insaporire e poi aggiunto un po’ d’acqua per farle stufare.
Ho regolato di sale e pepe e aggiunto un cucchiaio di maggiorana tritata.
Quando le zucchine cominciavano a perdere la croccantezza le ho tolte dal fuoco e lasciato che intiepidissero.
Ho poi aggiunto l’uovo sbattuto e ho cominciato a comporre gli sformatini in due stampini di alluminio usa e getta (quelli da muffin) ben unti di burro: prima un po’di zucchine poi, al centro, lo stracchino con le noci tagliate grossolanamente a pezzettini, infine ancora il composto di uovo e zucchine!

Ho infornato a 180° e fatto cuocere fino a rassodamento!!
Ecco lo sformatino nel piatto, in compagnia di un altro pezzo di stracchino
 
Ed eccolo che mostra il suo cuore di noci
 
ai fornelli

Un ricco tagliere…con le patate duchessa

Voglio proporre la foto appetitosa di un tagliere che ci siamo pappati a pranzo qualche giorno fa. 

A pranzo si è sempre di corsa, raramente accendiamo i fornelli…in più si cerca qualcosa di veramente sfizioso che riempia ma non sia troppo pesante.

Largo quindi alle insalatone e ai taglieri misti, che impazzano anche nei bar e ristoranti aperti a pranzo.
Da noi, in casa, ogni volta ci si dice: cosa mangiamo oggi? come se non ci fosse nulla in frigo… Poi pian piano il piattino si riempie e ci facciamo una bella abbuffata!!!
Qui abbiamo messo:  una grossa fetta di prosciutto crudo, degli assaggi di formaggio a fettine sottili, un pezzo di stracchino, qualche foglia di insalata, tre fettine di soppressata calabra piccante, qualche fettina di pane al papavero. Al centro ci sono le patate duchessa, avanzate dalla sera prima e riscaldate qualche minuto in forno, e ad accompagnare ancora un po’ d’insalata condita con olio e aceto balsamico.
Per il pane ai semini la ricetta è questa qui, con qualche cucchiaiata di semini aggiunta direttamente all’impasto prima della lievitazione. Ne ho fatto dei panini mignon, che cuociono perfettamente e sono anche belli da vedere.
Per quanto riguarda le patate duchessa, la ricetta è molto semplice, ma di grande effetto.
Ho lessato tre grosse patate e le ho sbucciate e schiacciate.
Ho regolato di sale e aggiunto un uovo sbattuto e un goccino di latte per amalgamare e dell’erba cipollina.
Ho messo qualche cucchiaiata del composto nella siringa da pasticciere e ho cominciato a disegnare delle nuvolette su una teglia coperta da carta forno.
Si è spezzata la bacchetta della siringa… O__O’
Ho messo qualche cucchiaiata di composto nella tasca da pasticciere e ho continuato a disegnare delle nuvolette sulla teglia coperta da carta forno.
Infine ho infornato a 180° per 15 minuti.
Potete farle più grandi o piccine…come contorno o come finger food…il successo è assicurato!!!

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