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Panini alla lavanda Delicatissimi e profumati paninetti per formaggi dal gusto intenso

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Ecco i miei spettacolari panini alla lavanda. Sono preparati con infuso di lavanda per uso alimentare e sono perfetti con i formaggi di capra e in generale con quelli dal gusto deciso, come gli erborinati.

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Panini alla lavanda Delicatissimi e profumati paninetti per formaggi dal gusto intenso" class="facebook-share"> Panini alla lavanda Delicatissimi e profumati paninetti per formaggi dal gusto intenso" class="twitter-share"> Panini alla lavanda Delicatissimi e profumati paninetti per formaggi dal gusto intenso" class="googleplus-share"> Panini alla lavanda Delicatissimi e profumati paninetti per formaggi dal gusto intenso" data-image="https://www.ricettedicultura.com/wp-content/uploads/2017/03/molino-quaglia-panini-alla-lavanda_o.jpg" class="pinterest-share">
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Blinis con crema di peperoni e Roquefort per IlFiorDiLoto e il SANA2014

Chi mi legge sa che amo le storie ed è una storia tutta familiare quella che voglio raccontarvi oggi: quella de Il Fior Di Loto. L’azienda è nata nel 1972, pionera, con altri pochi in Italia, dell’importazione di prodotti macrobiotici dal Giappone. Il fondatore Riccardo Maschio si concentrò in primis sulla macrobiotica e sulla produzione di gallette di riso biologiche quando in Italia a parlar di biologico erano ancora in pochissimi.
L’intento era quello di portare sulle tavole degli italiani prodotti senza traccia di residui di diserbanti e fitofarmaci, e la volontà di limitare al massimo l’impatto ambientale delle coltivazioni.
Oggi il biologico per molti è diventato una moda, all’epoca era una grandissima scommessa. Una scommessa che è stata vinta, visto che oggi nell’azienda lavorano il figlio di Riccardo, Roberto, e la nipote Virginia.
Oggi Fior Di Loto ha prodotti a marchio proprio e distribuisce prodotti biologici di altre grandi aziende.  Ha in catalogo prodotti cosmetici biologici da laboratori di grandissima esperienza come Cattier (1968), Vogel, Victor Philippe ed altri. Al SANA sono stati premiati per Biopuro, gamma di detergenti a produzione escusivamente vegana, totalmente ecobio e ipoallergenico, talmente naturale che l’acqua di risciacquo dei piatti può essere utilizzata per bagnare le piante.
Anche per chi ha scelto l’alimentazione vegana molte alternative sono presenti in Fior Di Loto, con ingredienti e cibi già pronti da consumare, con gli yogurt vegetali Joya, il biscotto Gojino, con bacche di goji, Lemò con limone e Risorì con farina di riso, confezionati senza prodotti di origine animale; e ancora i formaggi Veggilette e Vegratì, completamente vegani, ed alcune delle proposte gastronomiche pronte di Bio per Te, partner del Fior Di Loto.
Il Fior di Loto, impegnata da più di 40 anni nel mondo del biologico, mi ha invitata al SANA di Bologna, il grande salone internazionale dell’alimentazione biologica e naturale per farmi diventare protagonista di uno showcooking e di una sfida tra blogger: il Finger Food Bio Contest. Assieme a me, in questa avventura, c’erano Valeria e Silvia, conoscete già i loro blog?
Siamo arrivate con l’idea del nostro fingerfood già in testa. Non ci restava che prepararlo con il supporto di Daniele Fantinato, Consulting Chef di Bio per Te, che ci spronava ad utilizzare per tutto il Bimby…ecco il Bimby, questo sconosciuto!


Mentre Valeria ha puntato su un fingerfood totalmente vegano, composto da miso e seitan, e Silvia ha elaborato un fingerfood dal gusto esotico, grazie al tahine, che faceva l’occhiolino all’Italia con la cialda croccante di Parmigiano Reggiano colorata dai semini di chia, io mi sono tenuta su sapori molto semplici che conosco bene.

I peperoni, che sono di stagione, l’aglio, l’olio extravergine d’oliva, il formaggio erborinato, che in questo caso era il Roquefort certificato bio di Papillon, adagiati su un soffice blinis. Se la storia del Roquefort vi incuriosisce potete leggerla qui.
I blinis sono simili a pancakes, ma vengono dalla Russia e in generale dall’Europa dell’Est, e vengono preparati con farina di grano saraceno etradizionalmente lievitano con lievito di birra. Io li ho velocizzati con l’utilizzo del lievito per torte salate ed ho cercato di inserire quanto più possibile prodotti Fior di Loto, dal loro vastissimo catalogo.
La ricetta: Piccoli blinis con crema di peperone e ricotta e cubetto di Roquefort
(per circa 40-50 fingerfood)

-per i blinis:
1 uovo bio (intero)
2 uova bio (separate)
100 g di farina di grano saraceno bio
100 g di farina tipo 0 bio
200 ml di latte di riso
100 ml di yogurt magro
la punta di un cucchiaino di lievito per torte salate
sale
olio per ungere il padellino

-per la crema di peperoni:
3 peperoni rossi grandi

250-300 g di ricotta vaccina

1 spicchio d’aglio
sale
olio

-per 50 cubetti di roquefort:
150 g di Roquefort Bio Papillon
Preparare i peperoni. Pulirli e tagliarli a pezzettini.
Rosolare in padella lo spicchio d’aglio pulito e leggermente
schiacciato; poi toglierlo ed aggiungere i peperoni. Lasciarli
ammorbidire a fuoco vivace, aggiungendo gradualmente dei goccini
d’acqua. Se tendono a rosolare troppo coprire con un coperchio finchè
non sono morbidi, poi lasciarli raffreddare.
Nel frattempo preparare l’impasto dei blinis, mettere in una terrina capiente le due farine. Aggiungere un uovo intero e un tuorlo con un bel pizzico di sale ed iniziare a mescolare con una frusta o una forchetta. Ammorbidire la pastella, aggiungendo gradualmente lo yogurt e il latte, continuando a mescolare, fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Aggiungere il lievito setacciato e lasciar riposare il tutto almeno 10 minuti.
Frullare i peperoni ormai freddi ed emulsionarli alla ricotta; regolare di sale.
Tagliare il Roquefort a cubetti di 1 cm di lato.
Montare i due albumi rimasti ed aggiungerli all’impasto dei blinis
In una padella antiaderente ben calda versare delle piccole cucchiaiate di impasto, dopo un minuti girare tutti i blinis e far cuocere per un altro minuto dall’altro lato. Trasferire i blinis man mano in un piatto, e cominciare a completarli con un cucchiaino di salsa ai peperoni e con un cubetto di Roquefort.

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Piccole meringhe con il cuore: albicocca e cioccolato fondente

Vi sono piaciuti i miei finger-panini? Non poteva non arrivare il contraltare dolce, per completare la mia partecipazione al contest “In un sol boccone” di Monique e Paola in collaborazione con Peroni.
Anche questa volta niente di complicato. Lo specifico per mettere le mani avanti, perchè ho visto, tra le ricette partecipanti, “cose che voi umani…” 
Il tema è il fingerfood, ma mani sapienti di sapienti foodbloggers hanno creato capolavori di pasticceria, declinate in versione mignon, tanto da farmi supporre che abbiano un esercito di cuochi e pasticceri lillipuziani al loro servizio.
Il mio finger dolce invece è di una semplicità imbarazzante…sì, io mi imbarazzo con facilità! 😉
Un bocconcino, giusto un assaggio di dolcezza, da prendere con le dita, naturalmente.
Una nuvoletta di meringa alla francese che nasconde un cuore di cioccolato che nasconde un cuore di albicocca: praticamente una matrioska!

Non ero sicura che la meringa riuscisse a solidificarsi nel modo migliore, visto il ripieno, invece mi sono dovuta ricredere: l’asciugatura è stata perfetta e le meringhe si sono ben conservate nel tempo (almeno 3 giorni, poi le abbiamo finite!).
Per un buffet suggerisco di farne un vassoio con gusti diversi: i fichi, i datteri, l’uva passa…ma soprattutto la frutta tropicale disidratata e le scorzette di limone candito.
Per ora godetevi questi con l’albicocca, il cui sapore dolce ma acidulo contrasta a meraviglia con la dolcezza incondizionata della meringa e il calore del cioccolato fondente.

La ricetta: Meringhetta ripiena di albicocca e cioccolato fondente
40 g di albicocche disidratate
40 g di cioccolato fondente al 55%
100 g di zucchero
60 g di albume
2 gocce di aceto bianco
Tagliare le albicocche a pezzettini: da ogni albicocca ricavare 4-6 cubetti.
Spezzettare il cioccolato e farlo sciogliere a bagnomaria. Quando non è ancora sciolto del tutto, toglierlo dal fuoco e far fondere mescolando con un cucchiaio.
Mettere i pezzettini di albicocca su un foglio di carta da forno e colarci sopra il cioccolato fuso, mescolando con un cucchiaio per ricoprire tutte le albicocche. Far raffreddare e poi separare ogni pezzettino di albiccocca, liberandola dal cioccolato in eccesso.
Pesare l’albume e cominciare a montarlo con le fruste elettriche, aggiungendo qualche goccia di aceto. Quando l’albume è già triplicato di volume, aggiungere lo zucchero a pioggia continuando a montare. La meringa deve diventare lucida e molto compatta.
Trasferirla in una sac a poche con un beccuccio stellato.
Su una placca da forno coperta di carta forno fare tanti piccoli tondi di 2-3 cm di diametro un po’ distanziati. Su ogni tondo deporre un cubetto di albicocca rivestito di cioccolato.

Completare con un altro giro di meringa, badando di imprigionare bene il cioccolato e di formare una bella puntina in cima.

Io ho infornato a 85° per circa 2 ore e mezza*, ma regolatevi con il vostro forno.
*il tempo di cottura dipende dalla grandezza delle meringhe e dal risultato che si vuole ottenere. Per meringhe molto bianche restare sotto i 90°C; altre volte ho preparato meringhe molto più dorate con una cottura più breve a 130°. Se potete, scegliete una giornata non umida, questo ridurrà il tempo di asciugatura della meringa e il risultato sarà più croccante.

Con questa ricetta partecipo al contest “In un sol boccone”, in collaborazione con Peroni.

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