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Confettura di pomodorini con peperoncino e “Metti l’Estate nel Barattolo”

Fine agosto è tempo di conserve! Non solo marmellate di frutti estivi – per me è irrinunciabile quella di pesche e quella di fichi – ma anche di conserve salate, peperoni e melanzane sott’olio, che adoro, e soprattutto La Conserva per antonomasia, quella di pomodoro.
Della salsa di pomodoro si ha notizia certa fin dal 1778 nel “Cuoco Galante” di Vincenzo Corrado, dove non viene ancora presentata come condimento della pasta e della pizza, come avverrà invece un anno più tardi, nel 1779, ne’ “Il Cuoco Maceratese” di Antonio Nebbia.
La versione più moderna di questo condimento verrà poi messa per iscritto da Pellegrino Artusi nel 1891, che la introduce così: «C’era un prete in una città di Romagna che cacciava il naso per tutto e, introducendosi nelle famiglie, in ogni affare domestico voleva mettere lo zampino. Era, d’atra parte, un onest’uomo e poiché dal suo zelo scaturiva del bene più che del male, lo lasciavano fare; ma il popolo arguto lo aveva battezzato Don Pomodoro, per indicare che i pomodori entrano per tutto; quindi una buona salsa di questo frutto sarà nella cucina un aiuto pregevole.»
Da ciò si comprende come la salsa di pomodoro non potesse venir a mancare durante l’anno e quindi l’importanza dell’invenzione di conservarne la polpa già parzialmente cotta in bottiglie in modo da averla sempre a disposizione.
L’appertizzazione, ovvero la possibilità di conservare gli alimenti in contenitori ermetici, sottoponendoli a riscaldamento a temperatura molto elevata prende il nome da Nicolas Appert, che la perfezionò nel 1795.
Il sistema permise anche a Francesco Cirio di elevare la sua piccola impresa ad azienda di importanza nazionale. La storia di Francesco Cirio, è affascinante, ma la approfondirò un’altra volta. Questa volta invece volevo soprattutto introdurre la giornata di domani.
Anna di Cucina Precaria ha organizzato l’evento “Metti l’Estate nel Barattolo“. 
immagine per gentile concessione di Cucina Precaria
Domani ci troveremo a Torino in un folto gruppo di giovani entusiasti per preparare, imbottigliare ed imbarattolare conserva di pomodoro, marmellata di peperoni, giardiniera di verdure e pesche sciroppate. L’evento è stato organizzato molto bene e nei minimi dettagli, grazie ad Anna e Tangram, e sono certa che sarà una bellissima esperienza di cucina e condivisione di saperi e di esperienze.
Ci vediamo quindi qui, nei prossimi giorni per le foto e il resoconto della giornata.
Intanto, se non volete ridurre tutti i vostri pomodori in conserva, vi consiglio di fare questa marmellata eccezionale che ho già preparato l’anno scorso ed ho replicato quest’anno. Si abbina in modo eccezionale con i formaggi di media e lunga stagionatura grazie al suo sapore piccantino.
Io l’ho fatta con i pomodorini tondi, ma potete usare anche altre qualità, l’importante è che siano ben maturi. 

La ricetta: Confettura di pomodorini al peperoncino

500 g di pomodorini rossi (ancora da pulire)

230 g di zucchero
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro per ravvivare il colore (facoltativo)
mezzo limone spremuto
1/2 cucchiaino di peperoncino tritato, ma regolatevi a seconda della piccantezza che volete ottenere
Ho tolto i piccioli e ho lavato i pomodorini. Ho inciso le bucce a croce e li ho immersi per pochi minuti in acqua bollente per poter togliere la buccia agevolmente. Se avete un passapomodori che separa le bucce questo passaggio non sarà necessario; basterà sbollentare i pomodori per qualche minuto e poi passarli al passaverdure.
Io ho poi tagliato i pomodorini spellati e tolto gran parte dei semini e frullato il tutto.
Ho messo la purea di pomodori in un pentolino e l’ho pesata: era circa 400 g. Per questa quantità ho aggiunto 230 g di zucchero. Ho aggiunto il concentrato di pomodoro e mescolato con cura.
Ho messo il pentolino sul fuoco mescolato bene e atteso che prendesse il bollore. Poi ho abbassato il fuoco e fatto cuocere finchè non si è un po’ ristretta. Ho aggiunto il peperoncino in polvere, sempre mescolando bene. A questo punto è fatta, basterà aggiungere il succo di limone e attendere che si addensi un po’…Io non la faccio restringere troppo e resta abbastanza fluida.
Invasare ancora bollente in barattolini da 150 g (ne verranno due), chiudere i coperchi e lasciar raffreddare capovolti, finchè non si forma il sottovuoto.

Per confezionare questa confettura ho dato nuova vita a due barattolini di marmellata, e nella giornata di domani useremo tanti barattoli e bottiglie di vetro, sia nuove, sia riutilizzate, perchè io e Cucina Precaria siamo amiche del vetro e di Friends of Glass!

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