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A spasso nel saluzzese e a Saluzzo: storia e cultura Itinerario di una giornata tra cultura e buona tavola

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Una giornata a spasso nel saluzzese e a Saluzzo: poche visite, ma dal valore culturale altissimo e un pranzo rilassato nell’aria quasi montana.

In cerca di itinerari a poca distanza da Torino, ne ho studiato uno che incornicia la giornata perfetta.

Al mattino: Abbazia di Staffarda

Siamo a circa 60 km dal centro di Torino, ma varcare le porte dell’abbazia ci fa davvero entrare in un’epoca perduta.

La visita d’altra parte è facile anche per chi non è un esperto d’arte medievale. L’ingresso nel chiostro vi colpirà, soprattutto in una bella giornata di sole. Si lascia lo spazio in ombra dei porticati per accedere al centro verde, attraversando la teoria regolare di arcate. Per i cistercensi la scelta di decorare ogni capitello con un motivo differente sottilinea l’imperfezione dell’uomo rispetto alla perfezione di Dio.abbazia-di-staffarda-chiostro

La chiesa risale al XIII secolo ed è il perfetto incontro tra un tardo romanico e il gotico ancora ai suoi inizi. Le decorazioni sono poche, come prescrive la regola di San Bernardo, ma il susseguirsi delle volte a crociera letteralmente cattura l’occhio, così come l’alternarsi del bianco agli elementi in mattone.

Staffarda non era chiusa in sé stessa ma si apriva, fin dalla sua fondazione, al territorio circostante: ai monaci si debbe un’attiva opera di bonifica delle vicinanze, ma anche un mercato che attirava visitatori da lontano. A testimonianza resta la bellissima loggia del grano.

Per approfondire questo giro a spasso nel saluzzese con la visita all’abbazia, leggi l’articolo sull’Abbazia di Staffarda.

A pranzo: la scoperta delle cujette di Brondello

Le cujette, gnocchi di patate tradizionalmente conditi con una crema di formaggi di alpeggio, hanno ottenuto la certificazione De.Co nel comune di Brondello nel 2011.

La ricetta fa parte di una tradizione montanara che cucinava con pochissimi ingredienti ed è diffusa in diverse vallate circostanti. Qui si parla della Val Bronda, ma sono ugualmente rinomate nella Valle Po intorno a Revello e in generale attorno alle pendici del Monviso.

Noi le abbiamo assaggiate alla Torre di Brondello, ristorante con terrazza, dove abbiamo anche approfittato del menù domenicale a 28,00 €. Si trova a circa 20 minuti di auto dall’Abbazia di Staffarda.

Per provare a prepararle potete guardare questo video, tenendo presente che nell’impasto delle cujette di Brondello è anche presente un uovo. Non cambiano invece gli altri ingredienti che le legano al territorio: patate a pasta gialla di montagna, Castelmagno o altri formaggi di alpeggio, qualche cucchiaio di panna per non far rapprendere la salsa e il burro nocciola aggiunto alla fine.

In questa trattoria a gestione familiare non si può mancare di assaggiare anche il delizioso trancio di stinco di maiale, che letteralmente si scioglie in bocca, l’ampia scelta di formaggi di alpeggio e i dolci, tutti molto sfiziosi.

Se siete appassionati di vino assolutamente da provare il vitigno autoctono della zona: il Pelaverga delle colline saluzzesi. In particolare meritano una visita i vini della cantina di Emidio Maero a Saluzzo.

Il pomeriggio: il Castello della Manta

Ancora 20 minuti di auto dalla sosta a Brondello, per proseguire questo itinerario a spasso nel saluzzese e raggiungere il castello del Piemonte che conserva un patrimonio di pitture quattrocentesche di inestimabile bellezza.

Si tratta di una struttura salvaguardata dal FAI e con la tessera si accede alla visita a prezzo scontato. In ogni caso è prevista una guida, essenziale per comprendere le diverse fasi di vita della struttura e delle decorazioni.

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L’esterno del castello all’arrivo

Ve ne parlerò nel prossimo post, con dettagli sui bellissimi affreschi, ma nel frattempo sappiate che si raggiunge facilmente dal centro di Manta salendo in macchina fino al parco, che può essere anche una splendida occasione di sosta nel verde.

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Un particolare dell’incredibile apparato di affreschi

Dal parco – ci troviamo sulla sommità del paese – si gode una vista favolosa sulle colline circostanti, fino alla corona delle Alpi con il Monviso.

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Il Castello visto dal parco

Il luogo è perfetto per aspettare la luce morbida del tramonto per le ultime foto e poi avviarsi lentamente verso casa.

Saluzzo

Se vi resta il tempo e l’energia, un modo differente di concludere la giornata è una passeggiata a Saluzzo. La cittadina è a meno di 10 minuti di auto da Manta e al di là della sua lunghissima e articolata storia è oggi una gradevole meta ricca di scorci caratteristici e suggestivi e famosa per la sua cucina piemontese di eccellenza.

Qui qualche scorcio suggestivo.

Per una visita più lunga vi consiglio il complesso della Castiglia e la casa natale / museo di Silvio Pellico.

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