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Toccasana – il piacere dell’amaro in bocca

Le storie più affascinanti da raccontare sono quelle che hanno un po’ di magia.
Oggi vi parlo di Teodoro Negro, della piccola magia semplice che l’ha accompagnato tutta la vita, e della sua invenzione del Toccasana, l’amaro di erbe delle Langhe.

La storia di Teodoro Negro

Teodoro nasce prematuro, di sette mesi, il 22 febbraio 1910. In un’epoca in cui non esistevano incubatrici, e in campagna, già la sua sopravvivenza si celebra come un piccolo miracolo. In realtà, la tradizione popolare vuole che le persone nate al settimo mese siano dotate di una grande sensibilità ed empatia. In Teodoro la spiccata sensibilità si concretizza nel dono della rabdomanzia a soli 8 anni: a lui si devono decine di pozzi artesiani scavati nelle campagne.
La leggenda di Teodoro Negro inizia a soli 14 anni, quando sviluppa la passione per le erbe: inizia studiare e catalogare le erbe di Langa e con esse comincia a produrre rimedi casalinghi per alleviare piccoli malanni. Teodoro metteva le persone a proprio agio, le ascoltava e le capiva e poi donava una miscela di erbe medicinali raccolte o coltivate intorno alla casa, in un semplice pacchettino di carta.

La sua popolarità inizia a crescere: lo chiamavano il Settimino di Cessole, riferendosi al pacchettino di erbe come a un miracoloso toccasana. Si trattava in gran parte di semplici erbe digestive che, messe in infusione o sotto spirito, diventavano un eccellente rimedio digestivo dopo pasto.
Teodoro ottiene però grande consenso popolare e da lui iniziano a recarsi malati di ogni genere, anche alcuni molto gravi, certi di trovare, se non una cura, almeno ascolto e sollievo.
Davanti a ciò, alcuni professionisti della medicina lo citano in giudizio e Teodoro viene accusato addirittura di stregoneria, per poi essere subito scagionato.

Gli studi e il Toccasana

Teodoro, parallelamente ai consulti per i malati che provenivano da vicino e lontano, richiamati dal passaparola, intraprende un percorso di conoscenza scientifica, prima presso i Padri Scolopi di Carcare (SV) dove studia l’arte dell’infusione, poi dal 1940 all’Università di Pavia, dove è tra i primi a diplomarsi in erboristeria.
Tornato a casa, inizia ad elaborare la miscela del Toccasana, così come lo conosciamo oggi: 37 erbe, principalmente piemontesi, raccolte in montagna o nelle Langhe e alcune provenienti da terre lontane.

Teodoro Negro; una delle prime bottiglie di Toccasana Negro con l’etichetta tradizionale

L’Amaro Toccasana

Il suo liquore d’erbe viene ufficialmente alla luce nel 1970, in un locale adiacente all’erboristeria storica di Cessole.
Nel 1973 l’azienda prende il nome di Toccasana Negro. È il nipote Romano Porro a gestirla e guidarla grazie ai suggerimenti di zio Teodoro, con una produzione subito significativa di 30.000 bottiglie all’anno fin dagli anni ’70.

Di rimando anche il piccolo paese di Cessole acquisisce notorietà, citato come il paese del setmin  o paese dell’erborista, laddove ancora si trova ed è operante il primo laboratorio erboristico di Teodoro.

L’erboristeria ancora attiva, dall’esterno e la foto del primo erbario di Teodoro Negro

Cos’è il Toccasana di Teodoro Negro oggi? Persa la connotazione curativa, è un’eccellente dopopasto, prodotto tradizionale della zona, al pari di altre delizie gastronomiche e anche un ottimo aperitivo grazie al moderno sviluppo della mixology che non fa che valorizzarne la complessità di gusto.

37 erbe, come nella ricetta originale, infuse a freddo e solo 21° di alcool, per un gusto inconfondibile che si presta a numerosi abbinamenti.

Toccasana oggi fa parte della grande famiglia Toso di Cossano Belbo, nel cuore dell’Alta Langa e delle colline del Moscato.

il territorio in cui situa l’azienda Toso e dove è nato il Toccasana di Teodoro Negro

L’azienda ieri e oggi

L’azienda è nata nel 1910, a Santo Stefano Belbo, ed è giunta oggi ad essere diretta dalla quarta generazione.
Non solo Toccasana di Teodoro Negro, nella produzione Toso, ma una vasta gamma di prodotti, con particolare attenzione ai vini spumanti e al Vermouth di Torino, altro prodotto dell’eccellenza piemontese.

Toccasana ha recentemente rinnovato il packaging, con una nuova bottiglia elegante e stilosa, che fa centro nell’obiettivo di raggiungere un target di pubblico più ampio, diventando anche l’ingrediente essenziale per numerosi cocktail.

La nuova elegante bottiglia del Toccasana di Teodoro Negro dopo il più recente restyling

Come si è rinnovata la bottiglia del Toccasana, con una veste elegante e rigorosa, si sono rinnovati anche gli altri prodotti di casa Toso. L’Asti è diventato Festoso, il Pinot Chardonnay GrinToso, il Moscato Spumante SprinToso e il Brachetto d’Acqui VaniToso.
In più troviamo sei vini Fiocco di Vite, 4 piemontesi e altri due da terre di collina: Moscato d’Asti, Brachetto d’Acqui, Piemonte bianco, Piemonte Barbera, Bonarda e Prosecco.
Completano la gamma altri vini del territorio: Barbera d’Asti e d’Alba, Dolcetto d’Alba, Piemonte Cortese, Langhe Arneis, e le eccellenze Barolo e Barbaresco.

Toso è diventato da alcuni anni anche un punto di rilievo nel territorio per il turismo enogastronomico, con l’allestimento di un’ elegante Enobottega (dal 2011), molto frequentata da primavera a inizio autunno, e dall’Enomuseo (dal 2001), testimonianza del lavoro e della storia del territorio.

Se nell’Enobottega si possono fare acquisti, possibili per chi è distante anche nello shop online, è imprescindibile, se siete in zona, una visita all’Enomuseo.

Tre sale dedicate al Vermouth e alla storia vitivinicola del territorio, con numerose testimonianze materiali della vita contadina, dagli attrezzi del vignaiolo di metà Ottocento, ai manufatti della quotidianità: padelle, filatrici, ferri da stiro.

Se vi trovate in zona, per un giro enogastronomico, un consiglio per il pranzo: ristorante Madonna della Neve, nella perfetta atmosfera delle Langhe, su belle tovaglie candide, da non perdere i plin al tovagliolo e il coniglio alle nocciole. E concludete il pranzo, naturalmente, con Toccasana di Teodoro Negro.

articolo in collaborazione con Toccasana Teodoro Negro

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